Disturbi del Sonno

Disturbi del Sonno

Utilizzo modalità analitiche e tecniche di rilassamento per affrontare problematiche relative ai disturbi del sonno sia qualitativi che quantitativi.

Possono colpire tutti, a tutte le età: quelli relativi al sonno sono fra i disturbi più frequenti e diffusi: difficoltà di addormentamento, sonno disturbato e/o intermittente sono tra i più comuni.
Altri comuni disturbi del sonno sono:
apnea nel sonno (forte russare causato dall´ostruzione di una delle vie aeree),
sonnambulismo,
narcolessia (addormentarsi spontaneamente).

Si parla di disturbi del sonno quando si verificano alterazioni nel normale ciclo di sonno e veglia, problemi durante il sonno, difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, quando non si riposa abbastanza rispetto all´esigenza dell´organismo.
Il sonno, prima vittima della depressione
Salute mentale e sonno sono strettamente legati. Non appena sopraggiunge un problema psichico, le notti sono disturbate. E questo è particolarmente vero per la depressione.
La sindrome depressiva provoca generalmente un risveglio precoce: la persona si sveglia molto presto, a volte in piena notte… Si gira e si rigira nel letto, è angosciata da serie di pensieri negativi e spesso finisce per ritrovare il sonno… quando si deve alzare.
L´importante è identificare questo problema come uno dei sintomi della depressione. Se la depressione è identificata e presa in carico, possono essere affrontate le conseguenze come l´insonnia, con modalità psicoterapeutiche mirate.

…e dell´ansia.

Lo stress e/o l´ansia possono essere la causa di una notte insonne ed anche di una serie di altri problemi..Anche la sindrome delle gambe senza riposo e il bruxismo (digrignamento dei denti durante il sonno) possono contribuire ai disturbi del sonno.
L´ansia può provocare problemi d´insonnia ma anche i disturbi del sonno possono causare un disturbo d´ansia. Questo perché la mancanza di sonno stimola la parte del cervello più strettamente associata a depressione, ansia e ad altri disturbi psichici.

Chi soffre di insonnia non si abbandona passivamente al sonno, ma tende a controllare quanto tempo impiega ad addormentarsi, quante volte si sveglia durante la notte, quante ore ha dormito. Più desidera dormire, meno ci riesce. Il pensiero del sonno continua a disturbare durante la giornata, la persona si preoccupa costantemente dello stato di stanchezza, attribuisce ogni malumore e ogni malessere fisico all´aver dormito poco e/o male. Aumenta la preoccupazione per la notte successiva e si entra così in un circolo vizioso.

Qualche indicazione…
il letto dovrebbe essere usato solo per dormire: evitare di mangiare a letto, guardare la tv, lavorare al pc, ecc … ;
la stanza in cui si dorme deve essere sufficientemente buia, silenziosa e di temperatura adeguata (evitare eccesso di caldo o di freddo);
nelle ore serali bisognerebbe evitare di assumere alcolici e bevande a base di caffeina (caffè, thè, coca-cola, cioccolata); evitare di fare un pasto troppo abbondante la sera;
evitare il fumo di tabacco nelle ore serali;
evitare, nelle ore prima di coricarsi, l´esercizio fisico e attività particolarmente impegnative sul piano mentale e/o emotivo (studio, lavoro al computer);
evitare di recuperare le energie facendo sonnellini diurni;
cercare di andare a letto la sera e alzarsi al mattino in orari il più possibile regolari;
se ci si sveglia durante la notte, non rimanere nel letto più di 20 minuti, ma alzarsi e cambiare stanza (magari leggere, guardare la tv, prepararsi una tisana).
Se questi accorgimenti non sono sufficienti, è necessario rivolgersi ad uno specialista. Esistono riconoscimenti scientifici sull´efficacia della psicoterapia, associata a tecniche di rilassamento, nel trattamento dei disturbi del sonno.

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